Venerdì 28 giugno
libreria La Zona Interno4
“La svolta”
doppio appuntamento culturale per la chiusura della libreria
ore 18 presentazione di “Amianto. Una storia operaia” di Alberto Prunetti
Dialoga con l'autore Gabriele Fichera
ore 20 aperitivo baci e abbracci in libreria
ore 21 proiezione di “Le libraire de Belfast” di Alessandra Celesia
Venerdì 28 giugno alle ore 18 ultimo appuntamento presso la libreria La Zona Interno4, che chiude le sue porte nella sede fisica dell'attività commerciale ma prosegue nelle attività culturali. Queste le parole per l'occasione, una sorta di saluto, nonché di invito a partecipare:
“Chiudo perché i conti non tornano. Chiudo perché ci ho provato. Chiudo perché sono rimasta, investendo e tentando di promuovere libri e cultura. Chiudo perché leggo, qualcuno dice troppo, e forse ho vissuto più nel mondo letterario che in quello in cui viviamo. Forse.
Chiudo perché è più facile bere uno spritz che leggere un libro. Questione di abitudini: puoi leggere anche bevendo uno spritz.
Chiudo perché dei luoghi intimi abbiamo paura. Meglio la rete dove mi fanno lo sconto, meglio il centro commerciale, meglio quei luoghi dove siamo assaliti di prodotti.
Chiudo perché la catena editoriale è una brutta bestia.
Chiudo con amarezza e dovrò nuovamente mettermi in gioco.
Ma questo va bene.
Chiudo sapendo che non è colpa degli altri, non è colpa di Nessuno: è la società, il tempo corrente che mi fa chiudere e che trasforma le città, i nostri centri, in sequenze standard di catene e mutande.
La chiudo qui perché altrimenti sarebbe troppo lunga e complessa da spiegare.
Ringrazio tutte le persone che hanno avuto la curiosità di passare, gli autori, i lettori, gli editori, gli amici che hanno fatto La Zona in via Provenzano Salvani 8. L'augurio è che non vadano disperse tante energie, collaborazioni e capacità e che possano esistere altre zone in altri spazi”.
La libreria La Zona chiude facendo qualcosa che ha sempre cercato di fare: alle ore 18 si terrà la presentazione di “Amianto. Una storia operaia” di Alberto Prunetti. Lo accompagna e dialoga con lui Gabriele Fichera.
“Amianto” è un libro duro e sincero: la storia di Renato, padre dello scrittore, operaio, saldatore tubista, trasfertista in giro per l'Italia (Piombino, Taranto, Busalla, Casale Monferrato) ucciso dal suo stesso lavoro, un lavoro nocivo. Una storia operaia dal punto di vista del figlio, uno spaccato di una classe che ha sorretto il boom economico italiano. Un figlio orgoglioso della sua appartenenza, oggi lavoratore cognitivo precario che in questo terribile e mai patetico libro ha saputo descrivere un pezzo del nostro paese attraverso la sua esperienza. Il libro è edito da Agenzia X.
A seguire, alle ore 21 una piccola ISOLA con la proiezione di
“Le libraire de Belfast” di Alessandra Celesia (2011 – 54 min.)
Prodotto da Zeugma films e Dumbworld.
Un libraio senza libreria, un rapper segnato dalle cicatrici, un punk dislessico amante dell'opera, una cantante adepta di X-factor, un materasso troppo grande per il vecchio letto, l'ennesimo attentato alla bomba... Il libraio di Belfast ha costruito la sua arca sugli scaffali della casa di mattoni rossi, dove centinaia di volumi invenduti raccontano la storia di una città che ha conosciuto il naufragio. John Clancy cerca una nuova rotta nelle pagine ingiallite dal tempo e le sigarette consumate senza moderazione. Il film ha ricevuto il Premio come miglior film ed il Premio del pubblico alla scorsa edizione del Festival dei Popoli.
Guarda il trailer del film
Ringraziamo Alberto, Gabriele, Alessandra, Elina, Alberto e Lorenzo per la disponibilità, per i loro contributi a questa giornata.
Alberto Prunetti è nato a Piombino (LI) nel 1973. Ha scritto Potassa (2003) e Il fioraio di Perón (2009). Collabora con “Il Manifesto” ed è redattore di Carmillaonline".
Gabriele Fichera è nato nel 1977 a Catania. Collabora alle riviste letterarie «l’Indice» e «Narrazioni» e all'inserto culturale Alias. Fa parte della redazione della rivista on-line «Ospite ingrato» del Centro Studi Franco Fortini. Ha pubblicato la monografia su Paolo Volponi intitolata: Tolto dall'io, preso dalla storia. Studio sul saggismo di Volponi (2012).
Alessandra Celesia vive a Parigi. Ha lavorato in teatro come attrice e regista, poi si è appassionata al
cinema. Ha cominciato a filmare Aosta, sua città natale e l’Italia, fino a quando non si è trasferita a Parigi, dove il cambiamento di vita ha ispirato nuovi film. Il suo interesse è per le persone, la loro fragilità, la loro umanità, che vivano in Italia, a Parigi, Dublino. Il suo ultimo film si intitola "Mirage à l'Italienne".
Purtroppo Siena ha perso uno spazio dove aggregazione vuol dire cultura, fuori dagli angusti schieramenti ideologico politici e dalla spocchia accademica.
RispondiEliminaGrazie all'entusiasmo e al lavoro instancabile Valentina ha creato in Provenzano una T.A.Z. non una semplice libreria: edizioni introvabili e appuntamenti con artisti locali e non.
A Valentina l'augurio che questa avventura possa costituire un punto di partenza per un più ampio e condiviso progetto.
Emanuele
spritz!
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